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martedì 1 maggio 2012

Le fasi di sviluppo della scrittura



  • Pre-calligrafica: (fino a circa 8 anni), età scolare in cui il bambino apprende e consolida le forme grafiche. Nel primo anno di scuola la scrittura appare tesa per il controllo dei movimenti e la difficoltà nell’eseguirli. In seconda e in particolare in terza elementare il gesto è un po’ più sciolto per progressivo maggiore controllo.
  • Calligrafica: ( circa 9 anni) fase in cui il bambino aderisce al modello calligrafico con maggiore scioltezza. Questa fase viene considerata “l’età d’oro” dell’evoluzione della scrittura infantile perché il bambino prova il piacere di scrivere e si sente capace di dare libero sfogo a questa sua nuova e fondamentale acquisita competenza.
  • Post-calligrafica: (periodo della pre-adolescenza) stadio in cui compare una sempre maggiore rapidità esecutiva grazie alla quale la scrittura trova, personalizzandosi, forme semplificative originali. In questa fase viene rimesso in crisi l’equilibrio della fase precedente.



Bisogna considerare che elementi diversi dei vari stadi possono coesistere nella stessa grafia e che il periodo cronologico delle varie fasi è indicativo in quanto l’evoluzione della scrittura dipende dallo sviluppo individuale del soggetto: in questo modo un ragazzino può presentare caratteristiche della fase pre-calligrafica pur essendo, per età, in quella calligrafica, o viceversa. Non sempre quindi età cronologica ed età grafo-motoria collimano, come spesso si riscontra nelle scritture con disturbi grafo-motori.

Negli anni ’50 sono state ideate da H. de Gobineau e R. Perron delle scale standardizzate di valutazione per stabilire se la scrittura di un ragazzo è in anticipo, nella norma o in ritardo, rispetto alla media. L’equipe di Ajuriaguerra ha successivamente verificato e riconosciuto l’attendibilità di 30 item tra quelli originariamente utilizzati dai due autori, e li ha suddivisi in due gruppi: gli item relativi alla forma della grafia, che danno origine alla scala “F” e considerano l’aspetto generale della scrittura, l’esecuzione delle lettere e i collegamenti tra loro; e gli items relativi al movimento e quindi alla motricità che nel loro insieme costituiscono la scala M (cfr. S. Lena, Evoluzione della Scrittura, 2008).

L’età grafomotoria viene stabilita rilevando la presenza del fattore misurato da ciascun item su una scala a tre valori (0; 0,5; 1) e moltiplicando ciascun punteggio per un coefficiente di ponderazione il cui valore è diverso per ciascun fattore in relazione alla maggiore o minore diminuzione con l’età.

Tutti gli studi che utilizzano sistemi standardizzati di valutazione dello sviluppo grafico confermano come quello delle ragazze è in anticipo rispetto a quello dei ragazzi da 10 mesi a 1 anno.

L’istituto grafologico dell’età evolutiva della Scuola di Studi grafologici di Urbino ha condotto una ricerca sull’evoluzione della scrittura dai 6 ai 19 anni.

Dai risultati emersi (pubblicati sulla rivista “Scrittura” e nel volume “L’attività grafica in età evolutiva”) si rileva come nel periodo considerato la scrittura presenti in genere la seguente evoluzione:
  • aumento della flessibilità nei tratti curvilinei;
  • diminuzione dell’intensità della pressione dopo la prima elementare
  • aumento delle variazioni ritmiche della pressione con diminuzione nei tratti ascendenti e aumento in quelli discendenti;
  • aumento della nitidezza e della precisione del tratto;
  • diminuzione delle dimensioni della scrittura da 6 a 9 anni;
  • progressivo aumento della rapidità;
  • aumento della regolarità del rigo di base;
  • aumento della presenza delle aste concave a sinistra e delle torsioni pubertarie (aste con concavità accentuata a sinistra) nel periodo che va dai 9 ai 12 anni.


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