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lunedì 17 settembre 2012

Affondiamo o nuotiamo insieme

Il termine "apprendimento cooperativo" definisce un processo collaborativo deliberato e strutturato in contrasto con un semplice scambio di informazioni o esecuzione di istruzioni. In altri termini s'intende l'apprendimento individuale come risultato di un processo di gruppo.
L'accezione più usuale di tale modalità di apprendimento è quella mediata dal linguaggio inglese: "Cooperative Learning".
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Si mette in atto la metodologia in classe

L'Apprendimento cooperativo è un metodo di insegnamento - apprendimento in gruppo in cui assumono particolare importanza le risorse degli allievi.
Nell'Apprendimento cooperativo emergono sia una responsabilità individuale che una di gruppo. Questo "contesto" rende gli allievi reciprocamente dipendenti gli uni dagli altri, perché da soli sanno di non poter raggiungere l'obiettivo prefissato.
Ogni allievo diventa consapevole che solo lo scambio e la condivisione di risorse personali (idee, conoscenze, abilità) consentiranno di realizzare livelli di prestazione superiori alle possibilità di ciascuno.

Confronto fra strategie di Apprendimento cooperativo e di Gestione tradizionale della classe:
Contesto classe competitivo:
"L'insegnante è di fronte alla classe: pone domande agli allievi. Dopo ogni domanda un numero di mani si alzano. Alcuni allievi allungano ansiosamente le mani nella speranza di essere chiamati. Altri, naturalmente, non alzano la mano e cercano di non incrociare gli occhi dell'insegnante nella speranza di non essere chiamati. L'insegnante chiama Giovanni. Pietro, che siede vicino a Giovanni, conosce la risposta giusta. Appena Giovanni comincia a esitare, Pietro e' contento e allunga la mano più in alto. Pietro sa che, se Giovanni non sa rispondere, l'insegnante può chiamare lui. In effetti, l'unico modo in cui Pietro può ottenere un riconoscimento in questa situazione è che Giovanni fallisca. E' naturale che in questa struttura della classe cosi' competitiva gli studenti incomincino a provare piacere del fallimento degli altri. I loro riconoscimenti coincidono con il fallimento degli altri". 


Contesto classe cooperativo:
"In contrasto con le relazioni fra pari della classe tradizionale è la positiva interdipendenza fra i membri del gruppo nelle classi cooperative. Il successo di ogni membro del gruppo porta a migliori ricompense (voti, riconoscimenti, premi) per gli altri. In questo tipo di struttura gli studenti, naturalmente, tendono a sperare che i propri compagni facciano bene, incominciando in tal modo ad adottare un atteggiamento 'protosociale' nei confronti dei propri compagni che tenderà con ogni probabilità ad essere generalizzato nei confronti degli altri" (S. Kagan, 1986, p. 250).
Secondo una prospettiva strettamente motivazionale, le strutture cooperative creano una situazione per cui l'unico modo in cui i membri del gruppo possono conseguire i propri obiettivi personali é proprio attraverso il successo del gruppo. Il gruppo assume pertanto un significato strumentale, un mezzo per conseguire gli obiettivi di apprendimento individuale. E questo fa sì che i membri del gruppo tendano ad aiutarsi l'un l'altro, a incoraggiarsi per esercitare il massimo impegno, per conseguire, attraverso il successo del gruppo, il proprio personale successo. In altre parole, le ricompense dei gruppi basate sui risultati dei gruppi stessi (o sulla somma dei risultati individuali) creano una struttura interpersonale di ricompense in cui i membri del gruppo danno o ricevono riconoscimenti sociali (come premi e incoraggiamenti) in risposta agli sforzi legati al compito dei propri compagni di gruppo (R. Slavin, 1983). La critica all'organizzazione tradizionale della classe mossa dai teorici della motivazione é che la classificazione competitiva e il sistema informale di ricompense della classe creano un sistema di norme fra compagni (peer norms) che si oppone agli sforzi degli insegnanti (academic norms) (J. Coleman, 1961). Dato che nelle classi tradizionali il successo di uno studente riduce e frustra le chances di successo degli altri, gli studenti tendono a elaborare una serie di norme secondo cui l'elevato rendimento scolastico é per i 'secchioni' o per i 'beniamini' dell'insegnante. Tali norme riduttive della quantità e del valore delle attività da svolgere sono assai familiari nell'industria, dove il "rate buster" é disprezzato dai compagni di lavoro. Al contrario, quando il clima di classe é cooperativo e gli studenti lavorano assieme a un obiettivo comune, gli sforzi per capire e imparare aiutano il successo dei compagni e come tali vengono accettati e rinforzati da tutti: i gruppi elaborano norme che favoriscono il successo scolastico. Come la ricerca ha messo in evidenza da vari decenni (M. Deutsch, 1949, E. J. Thomas, 1957), in una classe cooperativa lo studente che ce la mette tutta, che frequenta regolarmente e che aiuta gli altri a imparare viene premiato e incoraggiato dai compagni, del tutto in contrasto con la situazione-tipo della classe tradizionale (Hulten and DeVries, 1976; Slavin, 1978; Madden e Slavin, 1983). In una classe cooperativa, l'apprendere é un'attività che fa emergere gli allievi nella gerarchia sociale del gruppo dei pari. Si verifica così un cambiamento radicale nelle conseguenze sociali del successo scolastico per effetto del clima e del contesto cooperativo. Già Coleman (1961), nella sua classica ricerca Adolescent Society, rilevava come gli studenti migliori delle High Schools statunitensi in cui prevaleva la cultura accademica, proprio in quanto maggiormente accettati nella leadership della scuola si applicavano maggiormente allo studio di quanto non facessero gli studenti brillanti delle scuole in cui prevalevano la subcultura e i valori dell'atletica o del successo sociale. Chiaramente, i valori cooperativi tendono a creare norme 'proaccademiche' fra gli studenti e tali norme hanno un effetto straordinario sul loro successo scolastico.

In conclusione, il Cooperative Learning  consegue:


  • recupero degli allievi problematici, poco motivati allo studio e con problemi affettivi, motivazionali, sociali e cognitivi di apprendimento;


  • integrazione degli allievi disadattati, diversi (handicappati, di diversi gruppi etnici, ecc.);


  • valorizzazione degli allievi bravi (gifted students);


  • sviluppo delle competenze sociali, del senso civico, del rispetto dell'altro, della partecipazione, della responsabilità, dell'interdipendenza;


  • sviluppo del cittadino democratico.

In ogni caso, la ricerca sull'apprendimento cooperativo ha portato numerosi elementi a favore di questo metodo di insegnamento:


il Cooperative Learning é migliore dell'insegnamento tradizionale;

il Cooperative Learning é tanto migliore quanto più vengono usati i riconoscimenti e le ricompense di gruppo;

il Cooperative Learning é tanto migliore quanto più frequenti sono gli scambi di suggerimenti e spiegazioni fra gli allievi (mutual feedback, peer-communication, peer tutoring, reciprocal thinking);

il Cooperative Learning é veramente efficace quando al riconoscimento per i risultati del gruppo si abbina l'importanza assegnata alla responsabilità individuale del singolo allievo.

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