Un docente che voglia approdare all’e-teaching dovrà impadronirsi delle tecniche che consentono la produzione di learning objects in conformità a tutte le esigenze che sono state qui evidenziate, o fruire, per la progettazione e realizzazione dei suoi corsi, della collaborazione di esperti in questo campo.
Una componente dei processi d’insegnamento, dalla quale non si può prescindere, è la specificità e la eterogeneità degli stili cognitivi di apprendimento che vanno valorizzati e considerati come un irrinunciabile elemento di arricchimento.
Questo arricchimento ha anche a che fare con l’introduzione della rete come via d’accesso alla percezione basata sulla forza e sull’efficacia degli schemi d’azione.
La rete, infatti, è un universo pragmatico, all’interno del quale si pratica l’uso, lo scambio e la condivisione di testi, si opera la connessione non solo tra discipline, saperi, arti, ma anche tra stili percettivi e cognitivi differenti e tra pratiche simboliche differenziate.
Questo arricchimento ha anche a che fare con l’introduzione della rete come via d’accesso alla percezione basata sulla forza e sull’efficacia degli schemi d’azione.
La rete, infatti, è un universo pragmatico, all’interno del quale si pratica l’uso, lo scambio e la condivisione di testi, si opera la connessione non solo tra discipline, saperi, arti, ma anche tra stili percettivi e cognitivi differenti e tra pratiche simboliche differenziate.
Le conseguenze di questo approccio alla didattica, mediato dalle TIC e dalla rete, è l’indebolimento dell’impianto disciplinare dell’organizzazione della conoscenza e il conseguente abbandono dell’idea di poter individuare, una volta per tutte, i mattoni costitutivi e la base indiscutibile della conoscenza, in favore di una prospettiva sempre più marcatamente transdisciplinare in cui la strutturazione del sistema di apprendimento avviene nel rispetto dei problemi da affrontare e degli obiettivi da raggiungere, la conoscenza disponibile.
Un ultimo aspetto da segnalare riguarda la relazione tra l’attività di ricerca e la didattica, che non può più essere considerata di tipo sequenziale (prima si sviluppa e si porta a compimento un determinato lavoro di indagine e poi si travasano i suoi risultati nel processo d’insegnamento); nella didattica si deve riversare tutto il lavoro di ricerca che è stato fatto per la produzione dei learning objects e dei pacchetti SCORM e le soluzioni didattiche adottate, a loro volta, finiranno per incidere e retroagire sulla stessa attività di ricerca, ispirandola e condizionandola in qualche modo.
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