Sono circa 13.500
gli istituti scolastici, le cui aule sono "classi pollaio”, ossia non
possono ospitare un numero eccessivo di studenti rispetto alle dimensioni delle
stesse aule.
Il dato è contenuto nel “Piano nazionale per la messa in sicurezza delle scuole italiane” redatto dal Miur e pubblicato da Codacons su www.carlorienzi.it
Il dato è contenuto nel “Piano nazionale per la messa in sicurezza delle scuole italiane” redatto dal Miur e pubblicato da Codacons su www.carlorienzi.it
Per essere considerate “classi pollaio” – scrive lo
stesso Codacons in un comunicato stampa – devono verificarsi le seguenti condizioni:
1) classi formate con più di 25 alunni;
2) classi formate in aule con dimensioni inferiori a
45 mq netti (48 per le superiori) + 2 mq netti per ogni persona presente in
aula diversa dall'alunno (insegnante di sostegno, esperto esterno, compresenza,
ecc) e con numero di alunni superiori ai 25;
3) classi formate con qualsiasi numero di alunni ai
quali non viene garantito l'indice minimo di 1,80 mq netti procapite (materne,
elementari e medie) e di 1,96 mq netti procapite per le superiori;
4) classi formate da più di 25 alunni in aule con superficie inferiore ai 45/50 mq netti.
4) classi formate da più di 25 alunni in aule con superficie inferiore ai 45/50 mq netti.
Ebbene, dopo la class action avviata
dall’associazione e la sentenza favorevole del Consiglio di Stato, il Miur è
stato costretto a pubblicare il documento, con l’elenco delle scuole con classi
non a norma. Secondo l’elenco sono dunque circa 13.500 le scuole con aule
fuorilegge.
Ma non solo: secondo il
Codacons, da questa situazione potrebbero trarre beneficio i moltissimi precari
della scuola. Infatti, “sulla base di questo elenco i precari del settore
scuola possono sperare di non essere licenziati a causa dell'aumento di alunni
per classe e conseguente contrazione dell'organico, e possono mobilitarsi per
ottenere il contratto di lavoro a tempo indeterminato”.
Nessun commento:
Posta un commento